Il supplì rappresenta insieme alla pasta alla carbonara, alla gricia e alla cacio e pepe uno dei pilastri della cucina romana ed è il principale cibo da street food della capitale italiana.
Il nome Supplì non è romano, ma deriva piuttosto dal francese “surprise”, dovuto al ripieno al loro interno che rappresenta appunto una sorpresa (anni fa escclusivamente di carne e oggi anche con mozzarella).
Si racconta che furono infatti i francesi, con le truppe napoleoniche, che portarono per primi a Roma una palla di riso bianca ripiena di carne. I romani ne modificarono successivamente la ricetta e li chiamarono “suppli”.
Si distinguono dagli arancini siciliani per due motivi in particolare: per la loro forma cilindrica e per il condimento del riso, che normalmente viene preparato con salsa al pomodoro o ragù.
I supplì romani vengono anche chiamati “supplì al telefono”, in quanto ricordano la forma del classico telefono quando vengono gustati aprendoli a metà con la mozzarella al centro che si scioglie collegando le due parti del supplì precedentemente aperte con le mani, come fosse appunto il filo di un telefono.
Tagliare la cipolla finemente, fare rosolare in un tegame con olio e unire poi la carne macinata. Rosolare bene la carne e successivamente aggiungere il vino bianco, fino a che non evapora.
Aggiungere la passata di pomodoro e lasciare in cottura per circa mezz’ora. Aggiungere poi sale, pepe e versare il riso in padella.
Aggiungere poi il brodo fino a completa cottura e fare riposare il tutto per circa un’ora.
Dopo aver tagliato la mozzarella a dadini, formare delle palline allungate con il riso e inserire al loro interno i dadini di mozzarella.
Per la panatura, sbattere le uova ed immergervi le palline. Far rotolare poi le palline nel pangrattato e friggere le palline in un tegame con abbondante olio di semi caldo (o in una friggitrice). I suppli’ sono pronti quando risultano croccanti e dorati in superficie.
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Buon appetito!
Genovese, laureato in Economia e appassionato di marketing, è il fondatore di Do Eat Better. Ama viaggiare e scoprire nuovi luoghi e città con gli occhi e il gusto dei "Locali".
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