Qualche giorno fa, durante uno dei miei tour gastronomici a Palermo, una bella coppia di olandesi mi ha detto : “Palermo è sorprendente, non ci aspettavamo tanta bellezza!” Certo questo ha risvegliato in me tanto orgoglio, ma mi chiedevo se chi visita la città ha abbastanza consapevolezza dei gioielli che ha Palermo, nota per il suo cibo, il bel tempo e l’accoglienza delle persone, con i suoi suoi vicoli del centro storico, le sue piazze circondate da palme ed i suoi quartieri popolari che meriterebbero sicuramente più di una visita veloce.
Per aiutarvi a visitare una città così ricca e travolgente, ecco la mia lista delle cose migliori da vedere a Palermo!
La Cappella Palatina
Se mi dicessero “Ho due ore da passare a Palermo, dimmi dove andare”, questo sarebbe il mio primo pensiero. La Cappella, parte del Palazzo Reale, fu costruita durante il regno normanno, e rappresenta perfettamente la feconda mescolanza culturale che ha sempre reso la Sicilia una terra così ricca: artigiani di tre diverse religioni hanno lavorato insieme per realizzare il suo straordinario soffitto ligneo e i mosaici, come si può immaginare leggendo le iscrizioni in greco, arabo e latino. Una visita imperdibile tra le cose da vedere a Palermo.
Piazza Bellini e le sue tre chiese
Eh già, la religione in Sicilia era una cosa molto importante. Piazza Bellini, infatti, è una piazza straordinaria dove si possono trovare tre chiese costruite in tempi diversi, ma tutte altrettanto belle, tanto belle che tutte meritano di essere tra le mie cose preferite da vedere a Palermo.
Santa Maria dell’Ammiraglio, conosciuta soprattutto come “Chiesa della Martorana”, è famosa per i suoi incredibili mosaici e per essere il luogo dove è nata la “Frutta di Martorana”, i frutti di marzapane tipici della città.
Accanto si vede subito San Cataldo, notevole esempio di architettura arabo-normanna, con le sue cupole rosse, uno dei simboli di Palermo. Proprio sul lato opposto merita sicuramente di essere vista la Chiesa di Santa Caterina, recentemente ristrutturata, con il suo bel chiostro e un forno che riproduce le antiche ricette delle monache che vivevano nel convento (e uno dei migliori cannoli che si possono trovare a Palermo, fidatevi).
Proprio dietro l’angolo si trova Piazza Pretoria, conosciuta anche come “Piazza della Vergogna”, a causa dello scandalo causato nell’antichità dalla statua nuda della sua straordinaria fontana. Come già detto, la religione era una cosa molto importante!
I Mercati di Palermo (Ballarò, Capo, Vucciria)
Cibo, profumi, tradizione, arte di strada, musica, storia, vita notturna, tutto in uno – o meglio in tre. Tre sono, infatti, i più grandi mercati della città, alcune delle cose migliori da vedere a Palermo e, soprattutto, una delle migliori esperienze che si possono fare durante il viaggio in Sicilia.
Tra le rovine dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, la cultura sotterranea delle nuove generazioni e la frutta e verdura sempre fresca, insieme a qualsiasi tipo di cibo da strada si possa trovare a Palermo, vi innamorerete della città passeggiando per tutta la sua storia.
Via Vittorio Emanuele e le sue due Porte: da Porta Nuova a Porta Felice
Conosciuta anche come “Il Cássaro”, la via più antica della città merita di essere nella mia lista delle cose da vedere a Palermo per due motivi: è antica – e non si può mancare di rispetto a un’anziana signora che si trova lì dall’occupazione fenicia dell’isola, tra il VII e il VI secolo a.C. – e attraversa il centro della città portandovi in alcune delle migliori attrazioni della città.
Si passa da “Porta Nuova” a “Porta Felice”; pensavo che una tale felicità fosse data dalla vicinanza al mare, ma in realtà prende il nome dalla moglie di un vice-re spagnolo.
Passeggiando per la strada, vedrete la Cattedrale, i Quattro Canti (che significa “quattro angoli”) e Piazza Marina, l’antica sede dell’Inquisizione spagnola oggi decorata dal bellissimo Giardino Garibaldi, dove ogni domenica mattina si svolge uno dei più grandi mercati delle pulci della città.
Oratorio di Santa Cita e Oratorio di San Lorenzo
Ecco le cose nascoste da vedere a Palermo: tesori barocchi che con i loro capolavori bianchi di stucco vi lasceranno senza fiato. Entrambi si trovano nel cuore della Città Vecchia, in quartieri popolari dove non vi aspetterete mai di trovare opere d’arte così ricche e sorprendenti. Costruiti tra il 1500 e il 1700, questi due oratori sono ben descritti da questa citazione: “Sono entrato: Mi sentivo come se fossi entrato in Paradiso”.
Chiesa dello Spasimo
Questa chiesa sconsacrata, al centro della Kalsa (dall’arabo halisa, che significa “l’eletto”), si addentra nelle cose migliori da vedere a Palermo per la magnifica e superba emozione che suscita non appena si alzano gli occhi. In effetti, l’edificio non è mai stato completato, poiché le risorse destinate alla sua costruzione sono state stanziate per realizzare nuove fortificazioni della città contro la minaccia turca, è per questo che… non ha un tetto. Le immense mura su cui si affaccia solo l’azzurro del cielo di Palermo vi porteranno in un mondo tutto nuovo.
Le Catacombe dei Cappuccini e il Castello della Zisa
Se avete voglia di uscire un po’ dal centro città, queste due fermate, entrambe nella stessa zona, non vi deluderanno.
Le Catacombe dei Cappuccini offrono un’incredibile testimonianza storica, con una macabra ma impressionante passeggiata nei sotterranei di Palermo. Tra i corpi più famosi, quello di Rosalia, una bambina morta nel 1920, quasi intatta, i cui occhi sembrano aprirsi e chiudersi più volte al giorno per un’illusione ottica prodotta dalla luce.
Inquietante, ma davvero affascinante. Se non siete tanto appassionati di corpi, fate una passeggiata fino a raggiungere un’altra delle cose incredibili da vedere a Palermo: il Castello della Zisa, un castello arabo al centro di un’area urbana, il cui nome deriva dall’arabo al-Aziz, “il più caro” o “lo splendido”. Una leggenda popolare dice che nessuno può contare quanti sono i diavoli dipinti sul soffitto dell’arco d’ingresso perché continuano a muoversi, e chi li guarda troppo a lungo può vedere le loro storie e le loro bocche che si muovono.
E nel caso vi venga fame durante la visita della città… che ne dite di fare un tour gastronomico insieme?