Sia che siate venuti a Palermo come turisti, per motivi di lavoro, o come semplici buongustai alla scoperta della città, non potete ripartire senza aver assaggiato il famoso cannolo siciliano, conosciuto in tutto il mondo in diverse versioni come simbolo dello street food palermitano.
Il cannolo siciliano è sicuramente tra i cibi più economici di Palermo, e anche se è comune trovarlo come dolce dopo i famigerati pranzi domenicali che i palermitani organizzano con la famiglia e gli amici, grazie alla sua forma tipica è possibile anche gustarlo passeggiando alla scoperta delle bellezze della città.
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Anche se oggi i cannoli siciliani sono diventati una specialità del capoluogo dell’isola, pochi ne conoscono la storia.
Le origini del cannolo siciliano sono piuttosto incerte e si narra che la forma più antica della ricetta del cannolo risalga alla dominazione saracena, consistente in una “conchiglia” di farina a forma di tubo riempita con una crema di latte.
Sembra che la ricetta originale sia stata diffusa dalle monache di un convento vicino a Caltanissetta, che l’avrebbero appresa da delle ex dame dell’Harem, ritiratesi in chiesa dopo la caduta del regno arabo in Sicilia.
Oggi il cannolo siciliano fatto in casa non è così facile da trovare, soprattutto a causa della produzione industriale che fornisce cialde pronte, scorza di caramella e scaglie di cioccolato.
Inoltre, il tradizionale bastoncino che viene utilizzato per dare loro la forma per friggere la “conchiglia”, un tempo presente lungo i fiumi, è stato oggi sostituito con tubi d’acciaio, e anche il lungo procedimento di setacciatura e mescolamento della ricotta per renderla morbida e ben amalgamata con gli altri ingredienti è stato reso più facile dalla moderna tecnologia.
Si racconta, però, che ogni famiglia siciliana possieda la sua versione personale della ricetta tradizionale del cannolo.
Come spesso accade nella cultura popolare, tesori così preziosi vengono ereditati di generazione in generazione, con ricette tramandate spesso oralmente da madre a figlia a nipote, con annotazioni spesso incomplete che rendono difficile la realizzazione a regola d’arte delle ricetta della nonna.
In pochi e fortunati casi, però, è possibile ritrovare anche ricette scritte, segreti culinari annotati dalle nonne siciliane e custoditi come cimeli.
È questo il nostro caso, con la ricetta del cannolo siciliano della signora Maria Scozzari, cresciuta a Misilmeri, un piccolo paese vicino a Palermo, alla fine dell’Ottocento.
Se volete realizzare l’originale cannolo siciliano, dovete dare un’occhiata a questa ricetta!
Fate un buco al centro della farina dove scioglierete con il palmo della mano lo zucchero, le uova e lo strutto.
Poi, impastate tutti gli ingredienti con il vino, aggiungendolo lentamente fino ad ottenere un impasto omogeneo, un po’ duro (come quello delle tagliatelle). Poi ricoprite i bastoncini con un sottile strato di pasta e friggeteli nello strutto.
Setacciare la ricotta, poi mescolare il latte con l’amido e, una volta sciolto, aggiungerlo al formaggio e allo zucchero.
Lessare il composto per 4 o 5 minuti, senza smettere di mescolare, quindi lasciarlo raffreddare in una ciotola. Il giorno dopo, setacciare la panna ottenuta, quindi aggiungere il cioccolato, la cannella, la vaniglia e la zuccata.
Nota per i lettori: riempite i cannoli poco prima di mangiarli, in modo che la pasta rimanga croccante!
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Paola è traduttrice, interprete e guida turistica. Nata e cresciuta a Palermo, ama i buoni libri, il cinema, la musica e i viaggi. Una delle sue passioni è la storia del cibo, come si sviluppa la cultura del cibo, il modo in cui le persone sono influenzate da ciò che mangiano nel tempo, e come il cibo diventa lo specchio di un luogo e della sua popolazione.
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